La Maschera di Zorro

Oggi parliamo di un film uscito nelle sale cinematografiche nel 1998, che mescola tre  generi diversi: azione, western e avventura.

Diretto da Martin Campbell, i personaggi principali sono: Antonio Banderas, Anthony Hopkins, Catherine Zeta-Jones, Stuart Wilson, Matt Letscher, Tony Amendola, William Marquez, L.Q. Jones, Victor Rivers, Jim Cummings, José Perez, Julieta Rosen, Humberto Elizondo e Moisés Suàrez.

Il Governatore della California agli inizi del 1800, Don Rafaèl Montero, si trova in difficoltà poichè l'esercito messicano è ad un passo dalla liberazione delle colonie spagnole insidiatesi nel loro territorio ma non solo, si trova anche a dover lottare contro un bravissimo spadaccino che si fa chiamare Zorro che è a "protezione del popolo" che in questo periodo non ha alcuna voce nel Paese.

Montero scopre dopo anni di ricerche che Zorro è un Don della California, amato e nel giro delle "persone che contano": Don Diego de la Vega sposato con Esperanza, di cui Don Rafaèl Montero è innamorato da anni, con una figlia appena nata di nome Eléna.

Don Rafaél fa irruzione in casa sua ed erroneamente uno degli uomini del suo esercito uccide erroneamente Esperanza; sconfitto ormai dal Governatore, Diego de la Vega viene arrestato e portato in prigione, mentre Rafaél porta con sè la figlia per allevarla come se fosse sua e dà fuoco alla casa di de la Vega, in lacrime per aver perso in un attimo moglie e figlia.

Montero scappa in Spagna per proteggere se stesso dall'esercito messicano, ma farà ritorno dopo circa vent'anni sempre come Governatore della California, ma il suo primo pensiero appena tornato è ritrovare de la Vega in un'orrenda prigione per assicurarsi che sia morto; vede tutti i detenuti ma a distanza di anni non riesce a riconoscere il "vecchio Zorro".

Avendo ancora una "ragione per vivere" data dal ritorno di Montero, de la Vega trova in modo di fuggire dalla prigione per vendicarsi, ma deve trattenersi alla vista della sua bellissima figlia Eléna, convinta di essere nata da Montero e mai stata prima in California.... Ben presto de la Vega incontra Alejandro Murrieta, che aveva aiutato Zorro quando era ancora un bambino a salvarsi dall'esercito di Montero e al quale aveva donato un medaglione molto prezioso.

Alejandro, visibilmente in lutto per il fratello Joaquìn e l'amico Jack Tre Dita, morti per mano del capitano Harrison Love al servizio di Rafaél Montero, cerca di uccidere l'ufficiale ma senza addestramento e sbronzo come era de la Vega si rende conto che sarebbe morto in un attimo e allora si offre di fargli da mentore e addestrarlo ad essere il "nuovo Zorro".

Diego de la Vega insegnerà ad Alejandro l'abc delle battaglie ma non solo, gli insegnerà anche ad essere un perfetto gentiluomo con la conoscenza delle buone maniere e dei modi di fare tipici di un Don, per poter entrare nella ristretta cerchia di amicizie di Rafaél Montero.

Una volta terminata la prima parte dell'addestramento Alejandro, un testardo ed estroverso Antonio Banderas, cercherà di rubare uno stallone nero visto per caso tra i cavalli da addestrare dell'esercito di Montero, ma lungo la strada incontra la bellissima Eléna e anche il capitano Love che, dandogli la caccia per avergli portato via il cavallo, lo costringe a rifugiarsi in una chiesta in cui la bella Eléna andrà a confessarsi per l'infatuazione presa per il misterioso "bandito" incontrato poco prima.

Presentatosi alla festa che Montero dava al suo ranch come un vero gentiluomo di rango con de la Vega nei panni del suo servitore, Alejandro riesce a guadagnare il fretta la fiducia della bellissima Eléna e anche del "padre" Rafaél, che lo invita a partecipare ad una riunione per mostrargli il suo "disegno per la California".

Guadagnatosi la sua fiducia, Alejandro viene anche invitato, insieme ad un altro Don, ad una miniera chiamata El Dorado in cui lavorano come schiavi i contadini e le persone povere del Paese, compreso Jack Tre Dita, in teoria morto anni prima, per i suoi sporchi affari.

Nel frattempo Diego de la Vega, nei panni del servitore di Alejandro "Bernardo", tenta di riavvicinarsi alla figlia Eléna, scoprendo che Montero ha raccontato alla figlia che sua madre Esperanza è morta dandola alla luce e chiede ad Alejandro di trasformarsi finalmente nel "nuovo Zorro" per aiutare il popolo e le persone povere che sono stata schiavizzate da Montero.

Più tardi Eléna incontrerà per caso una donna che dice di essere stata la sua ninniera quando lei era piccola, ma vedendo la titubanza della giovane, la donna dice una frase che farà riflettere la bellissima Eléna e qui, per lei, tutto inizia a cambiare e alcuni dubbi le si insinuano nella testa.... "Non può esserci nessun errore sulla figlia di Esperanza e Diego de la Vega"....

Come finirà questa storia così interessante?

Andiamo intanto ad analizzare una frase del film da poter commentare, come sempre a nostro piacimento, io ho scelto questa:

"Il mondo è uno strano luogo...Averti ritrovata solo per perderti di nuovo..."

Cosa ci fa capire questa frase?

Credo personalmente che per un padre, perdere una figlia nel modo in cui è stata portata via al nostro protagonista, sia una delle cose peggiori della vita... 

Questo, chiaramente, è un film e de la Vega riesce a ritrovare sua figlia ma nella vita reale, alle persone a cui succede, non va sempre esattamente così, magari i genitori a cui vengono strappati i loro figli continuano a cercarli per anni senza riuscire mai a ritrovarli.

In questo film viene riscoperto l'amore tra padre e figlia che sono rimasti lontani per tantissimo tempo, ma questo non ha impedito loro di riuscire ad instaurare una sorta di "nuovo rapporto", anche se breve, chiaramente tra due persone adulte e non tra genitore e figlia che crescono e passano la loro vita insieme,ma anche ritrovare un amore che per uno dei due sembrava perduto completamente e, per l'altra invece, non necessario visto che è cresciuta credendo che suo padre fosse un'altra persona...

Voi che ne pensate di questo bellissimo film? Lasciate un commento